Pubblico oggi una lettera (corredata di
alcune foto) che Lucia Riva ha voluto scrivere alla sua mamma,
Giuseppina Granata, scomparsa il 27 maggio di 17 anni fa. Belgioioso
Racconta è un luogo di di storie ma anche di ricordi e le toccanti
parole di chi vuole mantenere viva la memoria di una persona che non
c'è più merita di trovare spazio in queste pagine.
Cara Mamma,
il 27 maggio 1997 purtroppo ci hai
lasciati e sono ormai 17 anni. La tua mancanza si è sentita e si
sente tutt’ora, io dico sempre che il mio cuore non è più intero
manca una parte e quella parte è andata via con te. A volte mi
chiedo se potessi vederti ancora una volta cosa potrei dirti ma poi
penso che un lungo abbraccio varrebbe di più di tante parole e
comunque sono sicura che tu da lassù vedi tutto.
Voglio ringraziarti perché quella che
sono ora e lo devo a te Mamma, l’avermi trasmesso quella umiltà e
bontà che avevi verso gli altri, soprattutto per le persone
ammalate, i più deboli. Mi ricordo quando non stavi bene ed eri in
quel letto di ospedale ti preoccupavi per gli altri e mi dicevi che
c’era chi stava peggio di te, nonostante la tua malattia che ti
faceva soffrire.Eri felice quando aiutavi gli altri e mi ricordo
quando partivi per Lourdes con l’Unitalsi e facevi la dama e mi
dicevi “devi venire anche tu per capire cosa si prova, non si può
descrivere”, avevi la tua divisa che ti ricordava i tempi di quando
lavoravi come infermiera. Avremmo voluto fare quel viaggio insieme ma
purtroppo non ci siamo riuscite.
Ti ringrazio anche per tutti quei “no”
che mi dicevi che al momento mi facevano arrabbiare e ti chiedevo ma
“perché no” e tu rispondevi “perché no è no” poi con il
tempo ho capito e di questo oggi ne sono felice perché anche questo
mi ha aiutato. Sono orgogliosa perché quei valori che mi hai
trasmesso, a mia volta sono riuscita a trasmetterli a Jessica, sono
certa che approvi la scelta che lei ha fatto di cambiare totalmente
professione e di dedicarsi alla cura di persone non autosufficienti,
nonostante io avessi qualche perplessità, se ci fossi stata tu
l’avresti sicuramente incoraggiata.
So anche che approvi e comprendi il
fatto che, essendo costretta a non portarti più i fiori, in quanto
vengono danneggiati da ignoti, l’alternativa di devolvere offerte a
PAVIAIL equivale a quelle rose, gerbere e soprattutto a quei
crisantemi gialli che mi avevi fatto promettere di portarti il giorno
della commemorazione dei defunti nonostante non mi piacessero. Questo
mi dispiace e mi ha fatto soffrire parecchio perché tutti vorrebbero
portare un fiore ai propri cari ma fa molto più male arrivare sulla
tua tomba e trovarli letteralmente spezzati, quindi visto che la
storia si ripete ancora adesso basta.
La tua mancanza la sento e tanto,
nonostante io abbia una figlia e un marito che amo e che mi sono
sempre stati vicini ed aiutato e mi aiutano tutt’ora sia nel lato
affettivo sia nel lato pratico, nello stesso tempo mi conforta il
fatto di aver fatto il possibile per curarti e soprattutto di non
avere avuto fino ad ora e anche in futuro mai rammarichi e questo mi
aiuta e ne vado fiera. Ho ancora la fortuna di avere con me il papà
che come sai con la mia famiglia stiamo facendo di tutto per curarlo
al meglio ed anche di questo in futuro io non avrò nessun rimpianto.
Grazie per la Mamma che sei stata,
grazie per tutto quello che mi hai insegnato, ti voglio bene.
Lucia
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