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martedì 25 novembre 2014

Aspettando il Natale...appena quindici anni fa

"Santa Santa Caterina, liga i vac a la casina. Lighi ben, lighi mal, ghè un mò un mes a andà a Nadal".
In tempi più o meno lontani, le mandrie che erano rimaste al pascolo per tutto il periodo estivo e autunnale venivano riportate nelle stalle proprio in questa data, il 25 novembre, giorno di Santa Caterina.
Mancava esattamente un mese al Natale e, come da tradizione, si iniziavano i preparativi per la festa più bella dell'anno.
Le vie di Belgioioso, già da qualche settimana, sono addobbate con le caratteristiche luminarie e nelle vetrine dei negozi fanno capolino i primi panettoni, fiocchi e lustrini
Oggi voglio pubblicare un filmato che mio papà Angelo ha realizzato nel 1999: la piazza illuminata, i negozi addobbati a festa, e gli zampognari ci introducono nel magico clima natalizio.
Grazie a queste immagini possiamo rivedere il nostro bel paese di
appena...quindici anni fa !


giovedì 20 novembre 2014

La squadra misteriosa


Come dice il titolo, questa foto è un piccolo mistero che spero di svelare con il vostro aiuto. Me l'ha data Giulio Giuzzi che l'ha acquistata tempo fa al mercatino dell'usato di Broni. Sul retro c'è scritto “Belgioioso 1950” ma non siamo riusciti a scoprire nulla della squadra immortalata. Riconoscete qualcuno? Sapete dirci di più?


lunedì 3 novembre 2014

Breve storia della nostra chiesa parrocchiale, tra passato e futuro

La chiesa parrocchiale di Belgioioso è dedicata a San Michele Arcangelo; la nostra è una chiesa molto antica in quanto le sue origini risalgono al 1489, come testimoniano le due lapidi poste su una parete del campanile.
Il primo parroco menzionato nei libri dell'archivio è don Antonio Ragoggi, che iniziò il suo cammino pastorale presso il nostro paese nel 1576.
La struttura della prima chiesa era circa un terzo dell'attuale e con soli tre altari, ma nel 1647, dopo tre anni di lavori voluti da don Ottaviano Antamori, venne consacrata la nuova costruzione più ampia e venne definitivamente smantellato l'antico cimitero che si ritiene fosse ubicato nell'area dove oggi c'è il sagrato.
L'interno del tempio venne completato sempre da don Antamori in diciannove anni.
L'aspetto attuale è opera del parroco don Pietro Veneroni che nel 1906 iniziò i lavori di abbattimento del muro dietro all'altare maggiore per far spazio a quello che è l'attuale abside.
Successivamente venne decorata con splendidi affreschi che l'abbellirono e la resero più armoniosa con il resto della struttura.
Altro intervento notevole fu fatto da don Pietro Ghia che fece alzare e completare la torre campanaria, sostituì le campane e fece ripulire gli affreschi anneriti dal fumo delle candele votive.
Monsignor Battista Clerici fece costruire cinque cappelline nella navata sinistra, mentre don Leo Cerabolini si dedicò al rifacimento del pavimento, durante il quale si scoprì l'esistenza di un cimitero sotterraneo proprio davanti all'altare maggiore.
Prossimamente, la facciata della nostra bella chiesa subirà un restyling, necessario per evitare maggiori danni all'intonaco causati dal passare del tempo e dalle intemperie. 
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