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lunedì 27 ottobre 2014

Il treno a vapore passa da Belgioioso

Ieri per Belgioioso è stata una giornata che rimarrà nella storia:
grazie al Club Modellismo Pavese e all'Associazione "Amici del castello" è stato possibile rivivere l' atmosfera di qualche decennio fa, con l'arrivo del vecchio treno a vapore.
Il piazzale della stazione e il marciapiede antistante i binari sono stati presi d'assalto da tantissime persone che, armate di macchine fotografiche e telecamere, hanno voluto immortalare la locomotiva che trainava sei carrozze anch'esse d'epoca.
Il passaggio del treno sul ponte del fiume Lambro
In molti hanno cercato la postazione più suggestiva per fotografare il convoglio: lungo la tratta Pavia-Codogno, le campagne, i sentieri e le vie che costeggiano la ferrovia erano un brulicare di persone che salutavano entusiaste i passeggeri che si sporgevano dai finestrini delle carrozze.
Nel pomeriggio il viaggio Belgioioso- Codogno era riservato ai ragazzi delle scuole che, dopo aver assistito alle manovre della sbuffante locomotiva presso la nostra stazione, si sono accomodati nelle tipiche carrozze con i sedili in legno.
Per l'occasione sono state inaugurate sia la sala d'aspetto della stazione, recentemente sistemata, sia la sede del Club dei modellisti, presso i locali della stazione.
Per molti è stato un ritorno indietro di qualche anno, quando si viaggiava sul treno a vapore per andare a scuola o al lavoro. Ognuno raccontava qualche esperienza vissuta su quelle carrozze e qualcuno si è anche fatto prendere dall'emozione, rivivendo un pezzo di storia che gli è appartenuto.
Alcuni soci del Club Modellismo Pavese
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso il realizzarsi di questa bellissima iniziativa e in particolare ai soci del Club Modellismo Pavese. 

Le fotografie sono state gentilmente concesse da Alessandra Bova, Giancarlo Coscia e Mario Amato.

giovedì 23 ottobre 2014

Mio nonno Aldo


Quando questo mese autunnale volge alla fine, ripenso spesso al mio nonno materno.
Se n'è andato il 23 ottobre di 27 anni fa e da allora sono passati altri tre quarti della mia vita.
Ai tempi non avevo ancora 9 anni e di lui mi sono rimasti meno ricordi di quanti ne vorrei. Tuttavia non l'ho dimenticato, né lo farò mai.
Aveva un sorriso leggero sotto i baffi sottili e la sua andatura era un po' stanca e vacillante perché la salute non era mai stata il suo punto di forza. Era nato il giorno di San Valentino, il 14 febbraio del 1915. Negli anni a seguire, quando già non c'era più, ho pensato tante volte che fosse una data adatta a lui quel giorno degli innamorati, perché era una persona sensibile e delicata, qualcosa di bello e fragile come lo è l'amore.
Per altri era Aldo della Pesa, il ristorante che aveva gestito per tanto tempo, oppure Aldo il fratello di Ezio o ancora Aldo del negozio di liquori. Per me era il nonno Aldo, quello che conteneva con pazienza l'indole esuberante di mia nonna Linda, quello che giocava con me, che mi parlava come se capissi tutto. E soprattutto era quello che mi raccontava le storie, storie bellissime che chissà da dove gli arrivavano.

Adesso che ho quasi quattro volte l'età che avevo nel 1987, quando lui è andato via, penso che mi sarebbe piaciuto conoscerlo meglio e parlargli da uomo a uomo. Purtroppo non ce n'è stato il tempo ma la memoria, l'immaginazione e l'affetto mi basteranno per ricordarlo così, con poche righe in un luogo di ricordi.

lunedì 13 ottobre 2014

Nastri rosa, blu e verdi: le elementari negli anni '60


Questa foto rappresenta la prima elementare dell'anno scolastico 1961/62.
Fra questi remigini ( gli scolari di prima venivano chiamati così perché la scuola iniziava il primo Ottobre, San Remigio) riconosco Marina Torchio (la mia prima amichetta incontrata all'asilo), Daniela Morini e Pierangela Ferrari. L'insegnante invece è la signora Broglia.
Anche se la foto è il bianco e nero si nota bene la differenza di colore dei nastri: rosa quello delle femmine e blu quello dei maschi.

Alle elementari delle Suore il colore era invece verde per tutti.


domenica 5 ottobre 2014

La dinastia "dal plandunin dal Rusò"

Luigi Verri arrivò a Belgioioso da Sant'Alessio con Vialone nel 1928 e trovò casa in Via F.lli Strambio.
Da bravo coltivatore quale era ebbe subito l'esigenza di procurarsi della terra da poter lavorare; ne trovò una di cinquanta pertiche nelle campagne di Via Cantone.

Angiuletu al plandunin

Il foraggio che i campi producevano, serviva per sfamare le cinque mucche da latte, il cavallo, il maiale e le galline che possedeva e che accudiva con devozione.
Questi animali erano una ricchezza per chi li aveva, in quanto garantivano latte, uova e carne che in parte venivano consumati dalla famiglia. Il resto veniva venduto.

Maria, moglie di Angiuletu al plandunin

Nella conduzione della fattoria è poi subentrato il figlio Angelo, conosciuto da tutti come Angiuletu al plandunin.
Prese in affitto altre terre, dove seminava il granoturco, utile come mangime naturale per gli animali.

Luigi Verri
Negli anni '70 e '80, gran parte del latte prodotto, veniva venduto alla Galbani, mentre una piccola parte veniva "commercializzata" privatamente: le donne del rione passavano "cun al pugnatin" giornalmente e "acquistavano" la quantità che necessitava.
Ancora oggi, Luigi, figlio di Angelo, continua la tradizione di famiglia, ormai più per hobby che per lavoro, mantenendo le antiche tradizioni contadine e rievocando con spontaneità riti e usanze di un secolo fa.

Foto scattata da Mario Amato



 

giovedì 2 ottobre 2014

Due foto di classe dei primi anni '60


Lucia Regali, figlia della nostra cara Speranza, ha gentilmente messo a disposizione per Belgioioso Racconta alcune belle fotografie del suo album di famiglia.
Fra queste, due hanno colpito in modo particolare la mia attenzione. Una rappresenta la prima classe elementare dell'anno scolastico 1960/61 e l'altra la seconda classe del 1961/62.

Naturalmente sono gli stessi scolaretti, che tra l'altro sono i miei coetanei che frequentavano le scuole comunali. In quegli anni a Belgioioso esistevano due scuole elementari: quelle comunali e quelle delle Suore che erano a tempo pieno.
Io frequentavo l'istituto Canossiano e quindi non li conosco tutti .
Nonostante siano passati parecchi anni, mi pare comunque di riconoscerne qualcuno.
Secondo me fra questi scolaretti ci sono: Giorgio Rizzi, Tiziano Locatelli, Marco Daccò, Beppe Gui, Giorgio Marchioni, Graziella Sacchi, Mariella Cominato, Giovanna Bergamaschi, Patrizia Bolduri e Gianluigi Regali
Ho indovinato? Spero di si.

Mi sapete dire il nome degli altri? Molti li conosco, ma non ricordo bene i cognomi...


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