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venerdì 19 dicembre 2014

Le quattro stagioni a Belgioioso e nel suo territorio: un concorso fotografico per raccontare e raccontarci


I racconti sono fatti di parole ma anche di immagini, perciò Belgioioso Racconta contribuisce con piacere a diffondere questa bella iniziativa che ha per titolo le quattro stagioni a Belgioioso e nel suo territorio.
L'idea che la anima è tutta nel cappello introduttivo:

Belgioioso, con le sue piazze e i i suoi vicoli, il mercato, la Chiesa di San Michele, il Castello e le campagne che ne abbracciano l abitato, è indubbiamente ' il nostro Luogo del Cuore.
La sua bellezza emerge in ogni stagione, in primavera come in autunno, nelle fredde giornate invernali e in quelle assolate dell'estate. Numerosi scorci, scene di vita caratteristiche e suggestive, rendono la nostra cittadina unica e inestimabile e l'obiettivo della macchina fotografica riesce, a volte, a cogliere pienamente l'essenza di certi momenti.
Per questo abbiamo deciso di chiedervi di aiutarci a immortalare la nostra storia in digitale o su pellicola, per mostrarci attraverso i vostri occhi il racconto delle stagioni di Belgioioso.
A noi l'idea piace molto e speriamo possa piacere anche a voi

Per maggiori informazioni qui sotto trovate il regolamento:



venerdì 12 dicembre 2014

Ciao Gianni, ci mancherai


Questa notte si è spento nel sonno Gianni Riva.
Gianni era una persona cara a me e a molti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarlo.
Nonostante i suoi 90 anni era un uomo spiritoso e di compagnia e si faceva benvolere da tutti.
Non posso fare a meno di ricordarlo, sorridente e felice, nel giorno del suo ultimo compleanno, festeggiato dalla figlia Lucia, da tutti i suoi cari e dagli amici.

Caro Gianni sentiremo la tua mancanza, ci mancheranno i racconti dei tuoi viaggi, quando lavoravi come camionista, le tue battute spiritose e i tuoi sorrisi.
Resterai sempre nel cuore di chi ti ha voluto bene e che apprezzava la bella persona che eri.

Ciao Gianni!

martedì 2 dicembre 2014

Aspettando il Natale... all' oratorio

All'oratorio, durante il periodo invernale, si abbandonano i giochi all'aperto e ci si dedica ad attività ludiche all'interno delle sale o nel teatro.
Si incomincia a preparare la recita: cartoncini colorati per allestire le scene, brillantini e strisce per decorare i vestiti e tanti canti tradizionali a fare da contorno alle belle sceneggiature sapientemente insegnate ai ragazzi.

Gara di scopa del 1962: vincitori Bottani e Scarini

Negli anni '50 e '60, oltre alla tradizionale rappresentazione della Natività, all'oratorio si organizzava anche il torneo di ping-pong, che impegnava i ragazzi ( le ragazze frequentavano l'istituto delle suore Canossiane) per qualche settimana, seguendo un preciso calendario degli incontri ad eliminazione.
Torneo di ping-pong
Pinuccio Regali, nel 1959 ottenne il titolo di campione provinciale di torneo di ping-pong disputato fra gli oratori della provincia di Pavia.
Classico appuntamento oratoriano del mese di dicembre era la gara di scopa a coppie. Ci si ritrovava alla sera nelle sale adiacenti il bar e i partecipanti si sfidavano in avvincenti partite
riscaldati dal tepore della stufa a legna.
Recita di Natale 1998
A partire dalla metà degli anni '80, con l'arrivo di don Lorenzo prima e di don Marco poi, si organizzava la vacanza in montagna durante la settimana di capodanno: cinque giorni all'insegna dello stare insieme divertendosi sulla neve.
Anche quest'anno l'oratorio sta già scaldando i motori per regalare ai ragazzi momenti di allegria e divertimento. Grazie alla signora Pinuccia Lodigiani, maestra in pensione, si allestirà uno spettacolo teatrale natalizio, al quale oltre ai bambini, potranno partecipare anche gli adulti. 
Lizzola, gennaio 1987

Chissà se "la generazione passata" riuscirà " a fare le scarpe" ai ragazzi, abili attori e ballerini?
Non ci resta che andare ad assistere alla rappresentazione che si terrà nel teatro dell'oratorio il prossimo 14 dicembre.




martedì 25 novembre 2014

Aspettando il Natale...appena quindici anni fa

"Santa Santa Caterina, liga i vac a la casina. Lighi ben, lighi mal, ghè un mò un mes a andà a Nadal".
In tempi più o meno lontani, le mandrie che erano rimaste al pascolo per tutto il periodo estivo e autunnale venivano riportate nelle stalle proprio in questa data, il 25 novembre, giorno di Santa Caterina.
Mancava esattamente un mese al Natale e, come da tradizione, si iniziavano i preparativi per la festa più bella dell'anno.
Le vie di Belgioioso, già da qualche settimana, sono addobbate con le caratteristiche luminarie e nelle vetrine dei negozi fanno capolino i primi panettoni, fiocchi e lustrini
Oggi voglio pubblicare un filmato che mio papà Angelo ha realizzato nel 1999: la piazza illuminata, i negozi addobbati a festa, e gli zampognari ci introducono nel magico clima natalizio.
Grazie a queste immagini possiamo rivedere il nostro bel paese di
appena...quindici anni fa !


giovedì 20 novembre 2014

La squadra misteriosa


Come dice il titolo, questa foto è un piccolo mistero che spero di svelare con il vostro aiuto. Me l'ha data Giulio Giuzzi che l'ha acquistata tempo fa al mercatino dell'usato di Broni. Sul retro c'è scritto “Belgioioso 1950” ma non siamo riusciti a scoprire nulla della squadra immortalata. Riconoscete qualcuno? Sapete dirci di più?


lunedì 3 novembre 2014

Breve storia della nostra chiesa parrocchiale, tra passato e futuro

La chiesa parrocchiale di Belgioioso è dedicata a San Michele Arcangelo; la nostra è una chiesa molto antica in quanto le sue origini risalgono al 1489, come testimoniano le due lapidi poste su una parete del campanile.
Il primo parroco menzionato nei libri dell'archivio è don Antonio Ragoggi, che iniziò il suo cammino pastorale presso il nostro paese nel 1576.
La struttura della prima chiesa era circa un terzo dell'attuale e con soli tre altari, ma nel 1647, dopo tre anni di lavori voluti da don Ottaviano Antamori, venne consacrata la nuova costruzione più ampia e venne definitivamente smantellato l'antico cimitero che si ritiene fosse ubicato nell'area dove oggi c'è il sagrato.
L'interno del tempio venne completato sempre da don Antamori in diciannove anni.
L'aspetto attuale è opera del parroco don Pietro Veneroni che nel 1906 iniziò i lavori di abbattimento del muro dietro all'altare maggiore per far spazio a quello che è l'attuale abside.
Successivamente venne decorata con splendidi affreschi che l'abbellirono e la resero più armoniosa con il resto della struttura.
Altro intervento notevole fu fatto da don Pietro Ghia che fece alzare e completare la torre campanaria, sostituì le campane e fece ripulire gli affreschi anneriti dal fumo delle candele votive.
Monsignor Battista Clerici fece costruire cinque cappelline nella navata sinistra, mentre don Leo Cerabolini si dedicò al rifacimento del pavimento, durante il quale si scoprì l'esistenza di un cimitero sotterraneo proprio davanti all'altare maggiore.
Prossimamente, la facciata della nostra bella chiesa subirà un restyling, necessario per evitare maggiori danni all'intonaco causati dal passare del tempo e dalle intemperie. 

lunedì 27 ottobre 2014

Il treno a vapore passa da Belgioioso

Ieri per Belgioioso è stata una giornata che rimarrà nella storia:
grazie al Club Modellismo Pavese e all'Associazione "Amici del castello" è stato possibile rivivere l' atmosfera di qualche decennio fa, con l'arrivo del vecchio treno a vapore.
Il piazzale della stazione e il marciapiede antistante i binari sono stati presi d'assalto da tantissime persone che, armate di macchine fotografiche e telecamere, hanno voluto immortalare la locomotiva che trainava sei carrozze anch'esse d'epoca.
Il passaggio del treno sul ponte del fiume Lambro
In molti hanno cercato la postazione più suggestiva per fotografare il convoglio: lungo la tratta Pavia-Codogno, le campagne, i sentieri e le vie che costeggiano la ferrovia erano un brulicare di persone che salutavano entusiaste i passeggeri che si sporgevano dai finestrini delle carrozze.
Nel pomeriggio il viaggio Belgioioso- Codogno era riservato ai ragazzi delle scuole che, dopo aver assistito alle manovre della sbuffante locomotiva presso la nostra stazione, si sono accomodati nelle tipiche carrozze con i sedili in legno.
Per l'occasione sono state inaugurate sia la sala d'aspetto della stazione, recentemente sistemata, sia la sede del Club dei modellisti, presso i locali della stazione.
Per molti è stato un ritorno indietro di qualche anno, quando si viaggiava sul treno a vapore per andare a scuola o al lavoro. Ognuno raccontava qualche esperienza vissuta su quelle carrozze e qualcuno si è anche fatto prendere dall'emozione, rivivendo un pezzo di storia che gli è appartenuto.
Alcuni soci del Club Modellismo Pavese
Un ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso il realizzarsi di questa bellissima iniziativa e in particolare ai soci del Club Modellismo Pavese. 

Le fotografie sono state gentilmente concesse da Alessandra Bova, Giancarlo Coscia e Mario Amato.

giovedì 23 ottobre 2014

Mio nonno Aldo


Quando questo mese autunnale volge alla fine, ripenso spesso al mio nonno materno.
Se n'è andato il 23 ottobre di 27 anni fa e da allora sono passati altri tre quarti della mia vita.
Ai tempi non avevo ancora 9 anni e di lui mi sono rimasti meno ricordi di quanti ne vorrei. Tuttavia non l'ho dimenticato, né lo farò mai.
Aveva un sorriso leggero sotto i baffi sottili e la sua andatura era un po' stanca e vacillante perché la salute non era mai stata il suo punto di forza. Era nato il giorno di San Valentino, il 14 febbraio del 1915. Negli anni a seguire, quando già non c'era più, ho pensato tante volte che fosse una data adatta a lui quel giorno degli innamorati, perché era una persona sensibile e delicata, qualcosa di bello e fragile come lo è l'amore.
Per altri era Aldo della Pesa, il ristorante che aveva gestito per tanto tempo, oppure Aldo il fratello di Ezio o ancora Aldo del negozio di liquori. Per me era il nonno Aldo, quello che conteneva con pazienza l'indole esuberante di mia nonna Linda, quello che giocava con me, che mi parlava come se capissi tutto. E soprattutto era quello che mi raccontava le storie, storie bellissime che chissà da dove gli arrivavano.

Adesso che ho quasi quattro volte l'età che avevo nel 1987, quando lui è andato via, penso che mi sarebbe piaciuto conoscerlo meglio e parlargli da uomo a uomo. Purtroppo non ce n'è stato il tempo ma la memoria, l'immaginazione e l'affetto mi basteranno per ricordarlo così, con poche righe in un luogo di ricordi.

lunedì 13 ottobre 2014

Nastri rosa, blu e verdi: le elementari negli anni '60


Questa foto rappresenta la prima elementare dell'anno scolastico 1961/62.
Fra questi remigini ( gli scolari di prima venivano chiamati così perché la scuola iniziava il primo Ottobre, San Remigio) riconosco Marina Torchio (la mia prima amichetta incontrata all'asilo), Daniela Morini e Pierangela Ferrari. L'insegnante invece è la signora Broglia.
Anche se la foto è il bianco e nero si nota bene la differenza di colore dei nastri: rosa quello delle femmine e blu quello dei maschi.

Alle elementari delle Suore il colore era invece verde per tutti.


domenica 5 ottobre 2014

La dinastia "dal plandunin dal Rusò"

Luigi Verri arrivò a Belgioioso da Sant'Alessio con Vialone nel 1928 e trovò casa in Via F.lli Strambio.
Da bravo coltivatore quale era ebbe subito l'esigenza di procurarsi della terra da poter lavorare; ne trovò una di cinquanta pertiche nelle campagne di Via Cantone.

Angiuletu al plandunin

Il foraggio che i campi producevano, serviva per sfamare le cinque mucche da latte, il cavallo, il maiale e le galline che possedeva e che accudiva con devozione.
Questi animali erano una ricchezza per chi li aveva, in quanto garantivano latte, uova e carne che in parte venivano consumati dalla famiglia. Il resto veniva venduto.

Maria, moglie di Angiuletu al plandunin

Nella conduzione della fattoria è poi subentrato il figlio Angelo, conosciuto da tutti come Angiuletu al plandunin.
Prese in affitto altre terre, dove seminava il granoturco, utile come mangime naturale per gli animali.

Luigi Verri
Negli anni '70 e '80, gran parte del latte prodotto, veniva venduto alla Galbani, mentre una piccola parte veniva "commercializzata" privatamente: le donne del rione passavano "cun al pugnatin" giornalmente e "acquistavano" la quantità che necessitava.
Ancora oggi, Luigi, figlio di Angelo, continua la tradizione di famiglia, ormai più per hobby che per lavoro, mantenendo le antiche tradizioni contadine e rievocando con spontaneità riti e usanze di un secolo fa.

Foto scattata da Mario Amato



 

giovedì 2 ottobre 2014

Due foto di classe dei primi anni '60


Lucia Regali, figlia della nostra cara Speranza, ha gentilmente messo a disposizione per Belgioioso Racconta alcune belle fotografie del suo album di famiglia.
Fra queste, due hanno colpito in modo particolare la mia attenzione. Una rappresenta la prima classe elementare dell'anno scolastico 1960/61 e l'altra la seconda classe del 1961/62.

Naturalmente sono gli stessi scolaretti, che tra l'altro sono i miei coetanei che frequentavano le scuole comunali. In quegli anni a Belgioioso esistevano due scuole elementari: quelle comunali e quelle delle Suore che erano a tempo pieno.
Io frequentavo l'istituto Canossiano e quindi non li conosco tutti .
Nonostante siano passati parecchi anni, mi pare comunque di riconoscerne qualcuno.
Secondo me fra questi scolaretti ci sono: Giorgio Rizzi, Tiziano Locatelli, Marco Daccò, Beppe Gui, Giorgio Marchioni, Graziella Sacchi, Mariella Cominato, Giovanna Bergamaschi, Patrizia Bolduri e Gianluigi Regali
Ho indovinato? Spero di si.

Mi sapete dire il nome degli altri? Molti li conosco, ma non ricordo bene i cognomi...


martedì 23 settembre 2014

La signora Speranza e il personale delle scuole medie negli anni'60


I ragazzi degli anni '60 si ricorderanno senza dubbio della signora Speranza.
Era, assieme al marito, la custode delle scuole Medie, quando queste avevano ancora sede nei locali del Municipio.
Sempre cordiale, ci accoglieva con il sorriso sulle labbra e, quando si rivolgeva noi, uasava parole dolcissime come “gioia”, “tesoro”, “mana”. Era un bel modo per dimostrarci il suo affetto e per farci sentire come a casa.
Ricordo che era a nostra disposizione, per qualsiasi cosa avessimo bisogno.


Gli anni sono passati e oggi Speranza ha qualche problema di salute, ma non ha perso la sua gentilezza ed è sempre sorridente e carina con tutti.
È rimasta la bella persona di un tempo, alla quale è impossibile non volere bene ed io, credetemi, gliene voglio
In queste foto, oltre a Speranza e a suo marito, sono presenti alcuni loro colleghi fra i quali riconosco la signora Enrica.
Quest'ultima l'ho conosciuta in seconda media, quando noi ragazze siamo state trasferite nella sede nuova, quella dove adesso ci sono le scuole elementari. I ragazzi erano rimasti nella sede vecchia.
Purtroppo Enrica non è più con noi già da alcuni anni, ma io la ricordo con affetto perché era una brava persona disponibile e paziente.

Mi emoziono sempre a rivedere persone care che ci hanno lasciato troppo presto. La vita, si sa, è fatta anche di questo.


martedì 16 settembre 2014

C'erano una volta le majorettes

Verso la fine degli anni '70, precisamente nel 1978, a Belgioioso nasce, su iniziativa e per volontà dei bandisti, di don Leo Cerabolini e di alcuni  appassionati, il gruppo delle majorettes.
Dopo un breve periodo di addestramento presso la scuola di San Colombano al Lambro, il I° maggio di quell'anno si esibiscono per la prima volta sfilando per le vie del paese, accompagnate dalla musica della banda Santa Cecilia, e partecipano alla manifestazione di premiazione degli ottantenni, rallegrando la giornata.
Pioniere di quel primo gruppo furono Giulia Codara, Ambrogina Bertolotti e Maria Grazie Toscani.
Nel corso degli anni, e dopo l'iscrizione alla Federazione Italiana Majorettes, il gruppo parteciperà a numerose gare, ottenendo buoni risultati.
Gli allenamenti settimanali si svolgevano presso la palestra delle scuole elementari, dove le atlete imparavano a perfezionare il passo del twirling.
Molti furono i volontari che si impegnarono nell'organizzazione del gruppo e un doverose ringraziamento va rivolto ai genitori che furono parte attiva ed insostituibile .
Importantissimo lo stimolo che don Leo diede, specialmente all'inizio , credendo fortemente nel lavoro che le ragazze svolgevano.
Fra tutti i collaboratori è doveroso ricordare la signorina Angioletta Codara, responsabile  e "tesoriera" che, fino al 1984, anno in cui il gruppo delle majorettes si sciolse, non abbandonò mai i compiti a lei affidati.



giovedì 11 settembre 2014

Si torna a scuola: anno scolastico 1951/52


In questi giorni di settembre le scuole riaprono i battenti.
Torniamo quindi alle foto di classe , con un salto indietro nel tempo che ci riporta agli anni'50 e in particolare all'anno scolastico 1951/52.
L'immagine che vedete viene dall'album di Carlo Parisi che infatti è riconoscibile in seconda fila, il primo bambino a destra.
A quei tempi Carlo era in terza elementare. Oggi è un allegro pensionato ma l'aspetto bonario che già mostrava in gioventù non ha minimamente perso smalto.

Riconoscete qualcun altro?

sabato 6 settembre 2014

La Sciura Maria, la figlia del ferroviere

La Sciura Maria, al secolo Maria Bartoli, è conosciuta da tutti in paese per la sua grande abilità nell'arte culinaria e la sua passione per il teatro.
Adalgisa e Marco Bartoli
Oltre a gestire insieme ai due figli Luigi ed Eugenio un negozio di gastronomia, partecipa alle attività della compagnia Teatro Insieme.
Maria, figlia di Adalgisa (Gisa) e Marco, è arrivata a Belgioioso nel 1956, quando suo padre, dipendente della Ferrovie dello Stato, fu trasferito da Foligno al nostro paese.
Presero una casa in Via Rosselli adatta a tutta la famiglia, composta da loro genitori e i quattro figli: Maria, Franco, Palmira e Vincenza.
Mentre il papà Marco svolgeva il suo lavoro in ferrovia, la mamma Adalgisa, detta Gisa la Foligno, si dedicava alla sua grande passione, quella del ricamo. Era infatti un'abilissima ricamatrice e creava abiti anche su commissione. 
La Sciura Maria
La Sciura Maria espone orgogliosa i lavori della mamma Adalgisa
Per l'altare della Madonnina di Via Cantone cuciva tovagliette bianche che decorava con mazzolini di fiori colorati.
Teneva anche una scuola di cucito per le ragazze del rione che andavano a casa della signora Adalgisa ed apprendevano le nozioni base per ricamare.
La Sciura Maria ha conservato gelosamente molti dei lavori della mamma ed è sempre pronta a mostrarli con orgoglio a chiunque sia interessato.



lunedì 1 settembre 2014

La gioventù in cascina di Teresio Parisi


Ho incontrato Teresio Parisi per farmi raccontare la sua gioventù in cascina. Le parole e i ricordi hanno dipinto un quadro affascinante sulla vita che si faceva un tempo nelle corti, con tutti i piccoli rituali di allora: la vendita del latte e delle galline, la macellazione del maiale con la conseguente risottata in compagnia e tanti altri momenti preziosi.
La storia di ciascuno di noi è una storia unica al mondo e merita di essere raccontata.




martedì 26 agosto 2014

Il nubifragio del 29 agosto 1988

Quando anche a Belgioioso "esisteva" l' estate...
E' proprio il caso di iniziare così il post di oggi, considerate le condizioni climatiche che, purtroppo, non hanno risparmiato il nostro bel paese nei mesi che, di solito, sono contraddistinti dal sole e dalle temperature elevate.
Il Listone
Le estati della Bassa Padana sono quelle in cui caldo e umidità regnano sovrani e, quando l'aria rovente incontra una corrente d'aria più fresca, si scatenano temporali memorabili.
Parco Cervi
Ancora oggi, a distanza di ventotto anni, si ricorda il terribile nubifragio che si scatenò la sera del 29 agosto 1988 su Belgioioso e che causò ingenti danni.
Per qualche ora il paesaggio si trasformò in una sorta di girone dantesco.
Cimitero
La tromba d'aria fu così forte che riuscì a sradicare grossi alberi nei giardini del Listone e altri sul viale del cimitero.
Numerosi furono i tetti scoperchiati, fra i quali quelli dei capannoni della Cascina Vittoria e parte del tetto del palestrone comunale.
Cascina Vittoria
In quei giorni si stava svolgendo al Parco Cervi la tradizionale "Festa de l'Unità" e quasi tutti gli stand allestiti furono danneggiati.
Il settore che maggiormente subì i danni fu quello agricolo, con interi campi di riso e di mais distrutti dal vento e dalla forte grandinata.




martedì 19 agosto 2014

Una foto di classe di oltre 80 anni fa

Oggi si torna a scuola con un bel balzo indietro di diversi decenni. La foto che mi ha dato Federico Bianchi ritrae gli alunni nati agli inizi degli anni '20 ed è stata scattata oltre 80 anni fa. Un'immagine preziosa che ci mostra i volti di tanti ragazzi di ieri che oggi possiamo ritrovare e ricordare.


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