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domenica 29 settembre 2013

Mirko Paravella e la sua passione per la campagna




Un "personaggio" conosciuto da tutti in paese: Mirko Paravella, "al nevud dal Campirò."
Esperto del mondo agricolo, ha manifestato questa sua passione fin da piccolo, occupandosi in particolare di cavalli. Originario "dal Rusò", figlio dell'artista Luisa Tronconi abile pittrice locale, è il primo di tre fratelli.
Il suo lavoro lo ha sempre svolto a contatto con la natura e gli animali, occupandosi delle campagne e le cascine della famiglia Dozzio. Oggi, abita "ai Sron", cascina Ceroni, dove ha creato una vera e propria fattoria: qui vivono galline, oche, maiali,asinelli e cavalli. 
Molti sono gli amici belgioiosini e non che quotidianamente vanno a trovare Mirko, il quale offre loro deliziose fette di salumi accompagante da un buon bicchiere di vino.

sabato 28 settembre 2013

La Festa dell'Agliolo tra passato e presente


Anche quest'anno siamo arrivati alla Sagra di San Michele e, come da tradizione, tornerà anche la Festa dell'Agliolo, evento che è sempre stato uno dei fiori all'occhiello delle manifestazioni organizzate dalla Pro Loco di Belgioioso.

In attesa della nuova edizione, che si svolgerà domani, mi sono fatto aiutare da Claudia Calvi e ho recuperato alcune foto degli anni passati. Sono tutte immagini che hanno qualche decennio e che rappresentano una testimonianza importante del nostro passato belgioiosino.
Come al solito lascio a voi il piacere di riconoscerne i protagonisti...


martedì 24 settembre 2013

Le nostre radici: un ricordo dei nonni di mio padre


Il post di oggi è dedicato ai miei bisnonni, antiche radici riportate al presente attraverso i ricordi di mio padre...

Curiosando nei vecchi album fotografici ho trovato, con molto piacere, le foto dei miei nonni paterni Domenico Ragni, detto “Mingu”,e Maria Abelli. 

 All'epoca di quegli scatti fotografici loro abitavano in via Cairoli, vicino al fotografo Grioni, che li ha ritratti.

A quei tempi non ci si faceva fotografare spesso e quando succedeva era quasi un avvenimento.
Per l'occasione ci si vestiva eleganti anche se, il più delle volte, le donne non rinunciavano al
grembiule da massaia che indossavano con orgoglio come se fosse un fiore all'occhiello.
Mi viene da sorridere vedendo che i due sono molto seri, direi quasi arrabbiati!


Nella foto qui sopra invece la nonna è accanto ad una sua amica e, a differenza della foto col nonno, qui sorride. Le immagini che mi piacciono di più sono quelle dove non sono in posa, immortalati inaspettatamente mentre stanno svolgendo i loro lavori quotidiani.
 Probabilmente perché è così che me li ricordo ancora a tanti anni di distanza.

                                                                             Maurizio Ragni



venerdì 20 settembre 2013

La Banda Santa Cecilia: 100 anni e non sentirli

Dei cent'anni della nostra Banda non potevamo dimenticarci...
Come saprete le celebrazioni per ricordare il secolo di fondazione del Corpo Bandistico Santa Cecilia si sono tenute domenica scorsa, 15 settembre, presso il “Palestrone”.
Il programma originario prevedeva anche una sfilata per le vie del paese ma siccome le condizioni meteo non sono state clementi la manifestazione si è dovuta spostare al chiuso.
Poco male perché il maltempo non ha fermato l'entusiasmo della gente accorsa ad applaudire gli impeccabili musicanti.
Il filmato che trovate qui di seguito è stato realizzato da Angelo Sozzi e immortala un piccolo spezzone della performance della Banda belgioiosina.

martedì 17 settembre 2013

L'inaugurazione della sede del PCI


Terminati i restauri ecco il taglio del nastro, la gente che entra per la prima volta nella sala e tanti volti che sfilano di fronte alla cinepresa. Dopo il filmato dei lavori di sistemazione della sede belgioiosina del PCI, non poteva mancare il video dell'inaugurazione, sempre dell'archivio di Enzo Paravella. Anche in questo caso riconoscere personaggi noti del nostro paese non è affatto difficile...

sabato 14 settembre 2013

Michele Carenzio, un belgioiosino a Parigi


Michele Carenzio è un personaggio noto a tutti i belgioiosini. A tanti anni dalla sua scomparsa chi l'ha conosciuto ricorda ancora con un sorriso questo eccentrico brusacrist che partendo dal Basso Pavese arrivò alla conquista di Parigi. Mia madre, Loredana Sclavi, lo conobbe quando frequentava la Locanda della Pesa, ai tempi gestita dai miei nonni. Ecco di seguito i suoi ricordi e un filmato dell'archivio RAI dove compare questo nostro illustre concittadino.

Michelino era intelligente ma stravagante e da giovane era attratto dal mondo dello spettacolo. Grazie alla sua intraprendenza arrivò fino a Parigi, pare in autostop. Considerando le poche automobili che circolavano allora, non deve essere stato facile.
Qui la fortuna degli audaci lo portò a conoscere la famosa Mistinguett che lo prese sotto la sua
ala protettrice e lo inserì nel suo corpo di ballo. Accanto a lei conobbe il mondo dei lustrini e le riviste iniziarono a parlare di lui.
Fece parte, assieme alla diva, di una compagnia itinerante che lo portò ad esibirsi in giro per il mondo. Divenne famoso e nel '37 partecipò al film “Il feroce Saladino”.
In quegli anni si diede alla bella vita parigina accanto a quella affascinante signora, più anziana di lui, ma con la quale si dice intrattenesse una relazione.
Molti ricordano che la portò pure a Belgioioso per farle conoscere il suo paese natale.
Chi c'era racconta di un arrivo su una macchina di lusso e di un pranzo che si tenne proprio alla Pesa, il locale gestito allora dai miei genitori e dai miei zii.
Michelino, salvo una breve parentesi trascorsa in Brasile, rimase accanto alla stella parigina fino
quando questa, arrivata ormai alla tarda età, entrò in una casa di riposo.
Quando fece ritorno in Italia, il nostro iniziò a lavorare come interprete alla rinascente a Milano, visto che parlava molto bene in francese.
Io lo conobbi da pensionato, quando trascorreva parecchio tempo alla Pesa. Lo ricordo ancora bene, mentre sorseggiava il suo Pernod e si struggeva nella nostalgia e nel rimpianto dei bei tempi parigini.
In effetti non amava quel presente e non accettava di essere uno qualunque: voleva credersi ancora la star degli anni d'oro. Quando parlava del suo passato gli occhi gli brillavano e sembrava recitasse. Nella sua casa conservava tanti ricordi dei tempi andati: abiti da scena, paillettes, piume, boa di struzzo, vestaglie ricche di strass che qualche volta indossava anche per venire nel nostro locale.
Quando succedeva questo, anche se è brutto da ricordare, suscitava l'ilarità di molti.
Amava parlare della sua Parigi in ogni occasione, dei Campi Elisi, della Torre Eiffel, dei locali notturni. Io, ai tempi, ero una ragazzina e lo ascoltavo attentamente perché, quando era sobrio, era una persona dalla conversazione gradevole e dotato di un'intelligenza brillante.
Purtroppo quando i troppi Pernod lo offuscavano diventava invece poco gentile con le persone
che lo circondavano. In quei momenti scaricava addosso agli altri l'amarezza di aver perso il suo posto in quel mondo dorato che tanto amava.
Nonostante quelle ombre era un uomo buono e generoso e tutti gli volevano bene.
Mi spiace ricordare come visse male gli ultimi anni della sua vita, quando il pernod era ormai solo un miraggio perché quello che si poteva permettere era un semplice bianchino o, nel migliore dei casi, un grappino non troppo di marca. Per fortuna aveva dei buoni amici che lo aiutarono ad alleggerire il disagio di quella condizione.
In questi giorni ho trovato su youtube il filmino che avete visto qui sopra che lo ritrae accanto alla sua Mistinguett, all'apice del suo fulgore. Lo voglio ricordare così, condividendo queste memorie lontane con gli amici di Belgioioso Racconta. Credo farà piacere a tutti quelli che, come me, gli hanno voluto bene.

Loredana Sclavi

lunedì 9 settembre 2013

I lavori alla sede del PCI

Tutti i belgioiosini sanno dove si trova oggi la sede locale del Partito Democratico ma solo chi ha qualche anno in più ricorda quando quell'edificio fu ristrutturato, 35 anni fa, per ospitare il circolo dell'allora PCI.
Per l'occasione molti volontari si rimboccarono le maniche e lavorarono alla sistemazione degli ambienti che avrebbero poi ospitato le riunioni del partito. Nel filmato di oggi, che mi è giunto attraverso Enzo Paravella, si vedono molti volti del nostro paese ed è bello ritrovare su pellicola tanti belgioiosini che magari oggi non sono più con noi.

lunedì 2 settembre 2013

“Sotto l'albero del melo”, le poesie di Luigi Bernocchi

Dieci anni dopo la realizzazione di “Un Mondo nel Mondo”, la creatività di Luigi Bernocchi prese altre strade e passò dal fronte cinematografico a quello letterario.
Luigi Pasquinetti, uno dei protagonisti del film di cui sopra, mi ha recentemente ricordato che nel 1988 venne data alle stampe una raccolta di poesie dal titolo “Sotto l'albero del melo”, un volumetto di 25 pagine che raccoglieva la produzione in versi di un uomo che ha sempre cercato di esprimere, con un mezzo o con un altro, ciò che sentiva dentro di sé.
Non credo siano molte le copie di quel libretto ancora in circolazione. Una era fortunatamente in possesso di Luigi Pasquinetti (autore, tra l'altro, della bella prefazione) che, dopo aver apprezzato l'amarcord di “Un Mondo nel Mondo”, ha deciso di omaggiare l'amico Bernocchi offrendomi la possibilità di pubblicare su Belgioioso Racconta la versione elettronica di quella piccola raccolta.
Ecco dunque, un quarto di secolo dopo, i sentimenti in parole di un poeta belgioiosino. Buona lettura!


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