Nell'estate del 1985, un anno dopo i
Giochi Olimpici ufficiali svoltisi a Los Angeles, anche Belgioioso
divenne teatro di un grande evento: le Olimpiadi Umoristiche.
Per il bambino di nemmeno 7 anni che
ero allora quelle gare, svoltesi all'oratorio, furono assai più
coinvolgenti di qualsiasi sfida si fosse tenuta oltreoceano.
Sono passati 28 anni abbondanti da quei
giorni ma la pittoresca competizione che esaltò i miei pomeriggi me
la ricordo molto bene. Noi “atleti” ci cimentammo in una serie di
sfide assurde e decisamente divertenti che facevano il verso alle
vere discipline olimpiche. Così per il lancio del disco si doveva
far rotolare un 45 giri il più lontano possibile, per il
sollevamento pesci si doveva alzare un bilanciere senza far cadere
due pesciolini di cartone e per il salto col martello bisognava
saltare reggendo un grosso martello di polistirolo.
Gli organizzatori avevano fatto le cose
per bene: c'erano vignette ovunque che rappresentavano queste strani
giochi, cartelloni con bandiere disegnate e persino medaglie per
tutti i partecipanti. E poi c'era anche un podio e perfino un
braciere per la fiamma olimpica. Se non ricordo male la cerimonia di
apertura si svolse al contrario e il fuoco, anziché ardere, fu
spento per dare il via alle specialissime olimpiadi alla rovescia!
Gianluca Bozzini e Dante Cerabolini alle prese col braciere |
MARCO SEI IL NUMERO -23 -
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