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martedì 19 marzo 2013

Il rinnovamento dell'Oratorio S.Luigi (cominciando da una pasta e fagioli)


L'Oratorio di Belgioioso ha cambiato volto negli ultimi 25 anni. 
Chi lo frequentava qualche decennio fa ricorda bene che fino alla prima metà degli anni '80 il cortile era in terra, un campo da calcio spartano che però, per molti ragazzi di ieri, era meglio del Santiago Bernabéu.

Una foto di Teresio Parisi che mostra l'Oratorio tanti anni fa
Oggi è tutto diverso: ci sono strutture rinnovate e gli edifici, un tempo fatiscenti, sono stati rimessi a nuovo. Ma da dove è iniziato il cambiamento che ha portato verso l'aspetto di oggi? Ce lo racconta Gianluca Bozzini che se lo ricorda bene...

Un giovane Gianluca Bozzini nel vecchio campo da calcio

…….e la Signora Carla cucinò un’ottima pasta e fagioli………..
si si !, non sono matto! Quello che oggi è il nostro oratorio inteso come palazzina delle aule per il catechismo, campetto, magazzini, ecc.,ecc. è dovuto ad una pasta e fagioli.
Siamo a fine 1987 inizio 1988 e a Belgioioso era arrivato da poco Don Marco Gatti, quando si manifestò la necessità di intervenire su strutture fatiscenti per completare la ristrutturazione dell’oratorio iniziata una decina di anni prima. Don Marco aveva idee molto belle per trasformare la cascina, i garage, il portico e il campetto in strutture al servizio dei ragazzi ma i soldi in cassa erano pochi e i lavori da fare moltissimi e costosi: a parte i pochi soldi della cassa erano depositati in banca certificati di credito per un valore di circa 20 milioni delle vecchie lire, residuo della solidarietà ricevuta da Don Lorenzo Lardera durante una trasmissione televisiva di Mike Bongiorno. Di contro, il costo dei lavori prospettati era altissimo.
Dove trovare i soldi? Come procedere?
Ecco che iniziammo a pensare a qualcuno che avrebbe potuto farsi carico del progetto, del materiale edile, dei muratori, si prospettava una montagna da scalare! Ma non ci si perse d’animo, Don Marco per primo, reduce dalla costruzione della chiesa e dell’oratorio della Parrocchia dello Spirito Santo a Pavia e dall’esperienza felice presso la Parrocchia di San Gervasio, sempre a Pavia; conosceva persone legate al mondo del basket pavese di quegli anni, attive nel campo edile che abitavano (e abitano) a Belgioioso. La Provvidenza farà il resto: una sera giunse all’oratorio il compianto duce (Mazzocchi Gianfranco) con l’invito a cena:
“ Don, ghè d’andà a ca dal Vitorio Paciarot (presso la famiglia del Vittorio Pacchiarotti), ghè là anca Giusi (Beppe Giuzzi) e di altar; la Carla (moglie del Vittorio) la fa pasta e fasò, anduma!”
Ecco la svolta! Quella sera il Don parlò con i commensali dei suoi progetti per l’oratorio e delle difficoltà finanziarie che si trovava ad affrontare, riannodando fili che a Belgioioso si erano spezzati anni prima: pronti! Si parte!
Il giorno seguente il Mancio (Giuseppe Mantovani, l’attuale sacrestano) e il sottoscritto fummo resi partecipi della novità scaturita dalla serata a casa Pacchiarotti, aspettavamo con ansia le belle notizie. Iniziò la progettazione e poi si aprì il cantiere, il tutto supportato dalle iniziative di raccolta fondi del Don Marco ma soprattutto dalle imprese edili Pacchiarotti e Co.e.B., con i f.lli Paolo e Claudio Tedesco, esperti muratori e noi dell’oratorio ad aiutare nei lavori di manovalanza. Nota da rilevare: iniziarono i lavori con la disponibilità dei 20 milioni in banca di cui vi ho detto sopra e terminarono i lavori………con gli stessi 20 milioni in banca!, lascio immaginare a voi che leggete come fu possibile.
Cari amici, è andata così e fu costruito quello che vedete, poi venne la ristrutturazione del cinema e lì si aggregarono altre forze delle quali vi racconterò la prossima volta.
Al momento ritengo doveroso ancora una volta ringraziare, unitamente a tutti gli odierni frequentatori dell’oratorio e anche a distanza di anni, tutte le persone di buona volontà che si sono prodigate nella realizzazione di quest’opera molto importante per i ragazzi di Belgioioso ma soprattutto il ringraziamento va alle imprese edili Pacchiarotti e Co.e.B., alla Signora Carla che cucinò un’ottima pasta e fagioli.


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