Ai primi del '900, l'ufficio postale era situato in un antico palazzo in centro paese. ,
Unico postino, fino alla fine degli anni sessanta era Giovanni Manelli, classe 1892.
Prima delle otto, Giovanni era già in ufficio per smistare la posta che arrivava da Pavia con il treno delle sette e venti e nel pomeriggio con il treno delle quattordici.
Giovanni timbrava le missive fronte e retro, suddivideva il tutto per zone e poi per vie, sistemava la posta nella borsa di cuoio e iniziava il giro di consegna.
Oltre a girare con la sua bicicletta per tutto il paese, si recava anche alle cascine Valcova e Vittoria, costeggiando il sentiero della ferrovia.
A volte la consegna si protraeva anche nel pomeriggio e nella brutta stagione, quando le giornate si accorciano troppo presto, usava una piccola torcia per entrare nei cortili bui.
In tempo di guerra, le lettere che i militari spedivano a casa non venivano consegnate insieme alle altre, ma Giovanni le conservava a parte e le portava ai destinatari anche a sera tarda, quando era certo di trovare in casa qualcuno: sapeva bene quanto i parenti dei solati aspettassero con ansia notizie dai loro cari!
Terminò il servizio di postino nel 1965, con il raggiungimento dell'età pensionabile.