Questa fotografia mi è stata
consegnata da Mario Bottani.
L'immagine lo ritrae all'età di 18
anni, durante la festa dei coscritti.
A quei tempi (negli anni'50) era un
momento goliardico molto sentito, che si organizzava prima di
partire per il servizio militare. Come sapete, allora la leva
era obbligatoria.
Durante quei giorni di festa (mi pare
fossero tre), i nostri diciottenni di una volta giravano per le vie
del paese su un carro tutto agghindato. Durante la sfilata suonavano
e ballavano, rubavano le scope e si fermavano a baciare le ragazze
che incontravano lungo la strada.
Tutti avevano dei berettini e dei
fazzoletti colorati che riportavano l'anno di nascita.
Per l'occasione si appendevano ovunque
dei volantini con delle scritte “sibilline” (non offensive ma spiritose) così come erano allusive
le scritte che si facevano per terra.
I giorni di festa si concludevano
tradizionalmente con il pranzo o la cena.
La foto ritrae i ragazzi di allora
proprio dopo il momento conviviale, nel cortile della Pesa dove
avevano pranzato.
La ragazza immortalata è mia zia Leda
che (come ho già detto) gestiva il locale con i suoi fratelli Aldo,
mio padre, e Ezio.
La tradizione dei coscritti si rinnova
nel nostro presente, anche se il militare obbligatorio non esiste
più.
I diciottenni di oggi festeggiano
ancora, in modo più moderno (non hanno più il carro, non rubano più
le scope e del loro gruppo fanno parte anche le ragazze, loro
coetanee), la loro entrata in società e l'ingresso nel mondo degli
adulti.
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