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venerdì 4 gennaio 2013

Attività storiche: la Locanda della Pesa (periodo dalla fine degli anni '50 all'inizio degli inizio anni '70)

La Pesa


La Pesa è una delle attività storiche di Belgioioso.
Per motivi “genetici” sono molto affezionato alla storia di questo ristorante perché tra gli anni '50 e l'inizio degli anni '70 il locale era gestito da Aldo Sclavi, mio nonno, e da suo fratello Ezio, entrambi d'origine oltrepadana ma diventati parte integrante della comunità di Belgioioso.
La locanda, una trattoria con alloggio, ospitava ai tempi molti operai e commessi viaggiatori ma era anche punto di riferimento per pranzi di matrimonio e altre cerimonie.
Il cuoco “principe” era Aldo, aiutato dalla moglie Linda, mia nonna.
Aldo Sclavi e sua moglie Linda in compagnia dell'amico Francesco

Aldo aveva imparato i segreti della cucina da Luigi Codara, precedente gestore del ristorante che, dopo il cambio della guardia, si era riservato una camera fissa alla Pesa...per non perdere d'occhio la situazione.
Michele Carenzio
Tra gli avventori fissi del locale spiccavano molti volti noti ai belgioiosini. Personaggi come Michele Carenzio, eccentrico e brillante avventuriero che in gioventù si era spinto fino in Francia per tentare la fortuna nel mondo dello spettacolo. Michelino, come era chiamato dagli amici, non perdeva mai occasione di ricordare i suoi gloriosi trascorsi al fianco dell'attrice Mistinguett.
Altra presenza fissa de La Pesa era Carlo Soffientini, storico presidente della Pro Loco e grande appassionato di gastronomia, che non rinunciava mai ad una serata in compagnia degli amici allietando tutti con le non comuni doti canore che facevano di lui una vera e propria ugola d'oro.
C'era, inoltre, Giovanni Poggio, un ex cittadino di Milano che, trasferitosi in paese a seguito della moglie, era divenuto, alla morte di quest'ultima, un ospite fisso della locanda dove si recava immancabilmente a pranzo e a cena.
La mascotte era invece il cane Ciac, adottato dagli Sclavi dopo un fatto tragico che aveva guadagnato l'attenzione delle cronache locali.
L'affettuoso bastardino apparteneva infatti ad un avventore, un fotografo con problemi economici, che un brutto giorno aveva deciso di togliersi la vita proprio in una delle stanze della locanda, lasciando il cagnetto in eredità ai gestori.
Oggi La Pesa è ancora al suo posto, incastonata sulla via XX Settembre e ha ancora tante storie da raccontare. Le scopriremo man mano...

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